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giovedì 12 aprile 2012

venerdì 23 settembre 2011

La riproduzione d'arte

In passato l'opera d'arte (come oggetto concreto) era talmente prevalente rispetto all'artista da offuscare la realtà storica di quest'ultimo. Dunque tra l'originale e copia (di mano dell'autore, di un gost di bottega o di altro pittore) non veniva percepita alcuna differenza. Pari era la dignità essendo pari la funzione: trasmettere un'idea, veicolare.
Appropriarsi di un'opera d'arte, riconoscersi nel lavoro altrui fino a farne qualcosa di proprio, appare dunque uno degli atteggiamenti più interessanti che gli ultimi decenni di ricerca hanno proposto.
Possedere la copia di un'opera d'arte gelosamente custodita in un museo è fatto di grande prestigio, tanto è vero che molti uomini illustri possiedono delle vere collezioni di copie d'autore.
Il XIX secolo ha invece copisti illustri come Delacroix, Gericault e Degas, che lascia più di settecento copie tratte da altri artisti.
Nel XVIII secolo Boucher firma invece le copie eseguite dagli allievi della sua scuola.
nel novecento si affermano i concetti di riproducibilità dell'opera d'arte e di diritto d'autore.
In quest'ottica  articolata e disincantata, la copia d'autore moderna, impostasi come moda italiana del falso d'autore negli anni '80, rappresenta l'ininterrotto filo del passato e testimonia la grandezza e varietà della tradizione iconografica occidentale.

lunedì 5 settembre 2011

il corso

Anna Di Cicco sta organizzando un corso per coloro che sono interessati a conoscere la tecnica e i segreti dei maestri del '600.
Per coloro che fossero interessati, possono contattarla presso la galleria
A.D Arte di Anna Di Cicco
Via Fuina 12
Osimo   (AN)
tel. 3396750803